Possibile grave caso di contaminazione ambientale a Torino (aggiornamento)

| 22 settembre 2009 | 5 Comments

A seguito delle email scritte all’ARPA, all’ASL e ai vigili del comune di Torino, per ora ho avuto le seguenti risposte:

ARPA: Nessuna risposta, nemmeno di avvenuta ricezione della email. Attendiamo (non) fiduciosi.

ASL: Mi è stato detto di contattare telefonicamente l’EX Uff. di Igiene, via della Consolata 10, tel. 011.566.3015.

Vigili: Sono stati i più disponibili e dopo la mia prima email di esposizione del problema, hanno chiesto ragguagli ulteriori sulla posizione dello stabile. Alla seconda email ho allegato il link di due delle foto che avevo inserito nell’articolo che ho scritto precedentemente, cercando di dare il maggior numero possibile di indicazione per raggiungere l’edificio che, purtroppo, non ha numero civico ne via. Alla seconda email mi è stato risposto in questo modo (clikkare sull’immagine per ingrandirla):

emailcomune

Questa email mi da un po’ di speranza. Speriamo che non si scordino di dirmi come procede. In caso di aggiornamenti, non mancherò di farveli sapere. 😉

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  1. -=[Il Chiaroscuro]=- | Possibile grave caso di contaminazione ambientale a Torino | 22 settembre 2009
  2. diggita.it | 22 settembre 2009
  1. Le particelle di amianto sono pericolose per la salute dell’uomo solo se sufficentemente piccole per innescare il processo della malattia all’interno degli alveoli polmonari.

    Per piccolo si intende circa 10 micron. E’ diffcile ottenere particelle cos’ piccole, nenche forando la lastra di amianto con un trapano si riesce. Nelle miniere, invece, con le esplosioni e l’altissima concentrazione di polvere a causa della mancanza di ventilazione è il terreno più pericoloso.

    La legge vieta l’amianto a cielo libero. Per proteggere quelle lastre è sufficiente verniciarle con prodotti specifici tipo LIQUIGOM.

    La parte crollata va messa in sicurezza, ma siccome lì non passa nessuno, i tempi si allungheranno.

    Luigi

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  2. MindLab scrive:

    Ti volevo chiedere, appunto, un commento visto che da quanto ho capito lavori nel settore della sicurezza negli edifici, ma poi mi son detto “se vuole metterlo tanto leggerà” e così è stato:D

    La gente non passa nelle vicinanze immediate del buco, diciamo che la strada passa a circa 40 metri dalla parte crollata. In quel punto la strada è sopraelevata fino all’altezza del tetto (per assurdo se non ci fosse la ringhiera al ponte allungando il braccio potrei toccarlo). A circa 10 dal buco passano invece i treni. Proprio sopra il foro invece c’è un balcone di gente che ci abita (mi pare di ricordare che nelle foto che ho fatto si vedessero i panni stesi). Comunque già immaginavo che sarebbe stata una cosa lunga ma il problema sta nel fatto che sta crollando piano piano tutta la struttura ed è nel completo abbandono. Se uno vede le foto aerea di google (che dovrebbe essere del 2006) e le confronta con i buchi di oggi, si sono allargati di parecchi metri in pochi anni.

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  3. Se è una proprietà privata, i proprietari riceveranno un’ingiunzione dal Comune di mettere la zona in sicurezza entro TOT giorni … se la proprietà è delle ferrovie dello Stato …

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