Cosa rischia una persona che va in bici a Torino

| 30 maggio 2009 | 2 Comments

Molte volte mi è capitato di vedere bici contorte per strada a causa di incidenti, morti o feriti a terra per uno scontro fra bicicletta ed auto ma ogni volta che lo dico a qualcuno pare non crederci. La cosa bella è che ogni persona andando in bici pensa che siano le auto a doverli evitare e non loro a dover stare attenti alle auto ed evitarle. Sono di pochi giorni fa i dati allarmanti riguardo il numero di vittime della strada nelle città italiane a causa di incidenti che hanno coinvolto bici. Molte volte nella mia vita ho rischiato io stesso di morire in bici ed il minimo limite di sicurezza fra vite e morte si era talmente assottigliato da averlo toccato con le dita ma la prontezza di riflessi e una buona dose di fortuna nel momento giusto mi hanno sempre fatto uscire abbastanza bene. Per esempio quando passi veloce ad un incrocio e la ruota posteriore della tua bicicletta viene letteralmente alzata da terra e spostata di mezzo metro in maniera brusca da un’auto che passava di traverso con il rosso e tu riesci a rimanerci sopra e continuare a pedalare, sì è equilibrio, ma soprattutto culo. Altro esempio, quando una macchina ti spunta e si ferma di traverso e tu gli voli rotolando sul suo cofano e ti rialzi, lì è saper cadere ma anche e soprattutto culo. Ora dopo questa allegra discussione fatta da un pluri-incidentato ciclista non della domenica (visto che uso la bici quasi tutti i giorni da quasi 7 anni) vi lascio con una foto fatta ieri in centro a Torino. Piazza Vittorio la più grande d’Europa. Due bici, contorte da incidenti con auto, legate a due cartelli stradali alle stesse strette e piccole strisce pedonali. A volte anche solo 4 metri possono fare la differenza fra vita e morte. Siete proprio sicuri di saper guidare nel traffico cittadino?
bici

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  1. david scrive:

    In realta’ sono gli automobilisti a dover star attenti e farsi un esame di coscienza…
    I ciclisti certo devono rispettare le regole ma questo non toglie che persone piu o meno anziane possano essere libere di circolare in bicicletta dove vogliono!
    Forse pene piu severe per gli automobilisti incivili servirebbero a far migliorare la situazione.
    Le bici non devono diminuire … perchè pochi san guidare in citta’, bensi’ aumentare per migliorare la vita di tutti…anche quella degli automobilisti irrequieti.

    buona pedalata…lasiate l’auto per il week end, andate a lavoro in macchina!!

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  2. MindLab scrive:

    Naturalmente il mio discorso vale sapendo che siamo nel mondo reale e che entrambe le categorie, auto e bici, commettono infrazioni del codice stradale. La massa di una bici è nettamente inferiore a quella di un’auto ed in caso di urto muore quasi sempre solo il ciclista. Per quanto riguarda i pedoni via Nizza questo mese è divetata una cosa vergognosa. Davanti alla stazione di Porta Nuova ci sono intere transumanze di pedoni stranieri (notare bene non viaggiatori, quelli attraversano sulle strisce) che attraversano la strada nelle vicinanze dei lavori in corso senza guardare a sinistra, non si fa in tempo a scansarne uno che rischi di investirne un altro (mi è successo la settimana scorsa). Altro esempio, proprio ieri vicino a piazza carducci uno che aveva parcheggiato in doppia fila l’auto ha pensato bene di andarla a riprendere senza nemmeno guardare la strada. Gli sarò passato a 10 cm dal braccio, ma, il tempo di gridargli 2 sillabe, ed ero già oltre la sua macchina di 4 metri. La gente deve imparare nuovamente a guardare a sinistra quando attraversa. Ci vogliono punizioni più severe per i pedoni. Al momento sono gli unici che commettendo imprudenze rischiano SOLO la vita ai danni di ignari conducenti di veicoli di qualsiasi tipo.

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