Ecco come il Partito Democratico spende i soldi dei contribuenti su YouTube

| 3 febbraio 2009 | 5 Comments

pd

Oggi per la prima volta mi sono accorto dell’unica pubblicità presente nella parte destra di YouTube durante le ricerche. Lo spot animato dice “Iscriviti al PD” e clikkandoci sopra porta ad una pagina del partito democratico per il tesseramento e una “donazione volonaria”, come quota associativa, non inferiore ai 15 euro. Una pubblicità di quel tipo alla gente “Web addicted” come me non fa alcun effetto diretto (al massimo me ne fa uno subliminale), ma i visitatori non abituali potrebbero essere invogliate a clikkarci. Va beh è normale direte voi, tanto chi non è del PD cosa gliene frega di quello spot! Effettivamente potrebbe essere così, se non avessi notato un’altra cosa. Lo spot è FISSO sul sito, ovvero il PD non si deve essere iscritto ad AdWords ma deve invece aver fatto un contratto personalizzato con YouTube (gruppo Google), che gli permette l’esclusiva della pubblicità su YouTube, qualsiasi ricerca venga effettuata e non viene effettuata nessuna rotazione come avviene per gli spot AdWords. Voi direte e che ce ne rifrega! Parliamo in soldoni, questa cosa ha un costo. Un costo esorbitante! I tipi di contratto effettuabili direttamente con YouTube, variano dai 50.000 dollari in totale fino ai 175.000 al giorno.

Come indicato da Google stessa qui

  • YouTube generale: spesa di almeno $ 50.000 su YouTube entro 90 giorni.
  • Canali con marchio YouTube: spesa di almeno $ 200.000 solo su YouTube.
  • Competizioni YouTube: spesa di almeno $ 500.000 solo su YouTube.
  • Road-block di home page YouTube: quota fissa di $ 175.000 al giorno più una spesa incrementale di $ 50.000 su Google e YouTube entro 90 giorni (spesa totale di almeno $ 225.000). I periodi di copertura Premium potrebbero richiedere una quota fissa iniziale superiore.

Ora riguardate bene quel quadratino pubblicitario affianco alla vostra ricerca su YouTube e chiedetevi se vale (come spesa minima) 39.000 euro. La cosa interessante è che immaginando che abbiano fatto la spesa minima, per riuscire a rientrare, dovranno iscriversi almeno 2600 persone, non contando le spese di iscrizione, gestione iscritti, comunicazioni cartacee e telefoniche che dovranno fare sicuramente in futuro. Ma nel frattempo questi costi pubblicitari INUTILI chi credete che li abbia pagati? Noi. E poi parlano di tagli della spesa… mah…

P.S. Capisco in campagna elettorale fare una campagna pubblicitaria di questo tipo, ma ora ce n’era davvero bisogno?

Aggiornamento

La pubblicità è finita ma è sempre visibile al link riportato nella prima riga dell’articolo.

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  1. Chaos scrive:

    Hanno gia’ finito i soldi e non hanno concluso niente 😛

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  2. brando scrive:

    mica “sono soldi nostri” … sono soldi di chi è iscritto al Partito o di chi effettua donazioni. Se un partito adesso non può farsi nemmeno pubblicità, allora tanto vale abolire la democrazia, così non ci saranno + partiti che spendono “i nostri soldi”!

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  3. MindLab scrive:

    Ed i rimborsi elettorali dove li metti?:P Non sono soldi pubblici regalati ai partiti in base al numero di voti? Quelli li considero soldi “nostri” che poi diventano “loro”.

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  4. brando scrive:

    Ma un partito senza rimborsi elettorali come fa a sopravvivere?..Come prima: togliamo i rimborsi così ci sarà solo il Berlusca o il Murdoch o il Benetton che potranno farsi il loro partito.

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  5. MindLab scrive:

    Infatti il trucco delle campagne elettorali sarebbe mettersi all’ombra di uno o più potenti (economicamente) e farsi finanziare. Non è che quando si fa l’elezione a capoclasse si chiedono allo Stato i soldi per un rimborso elettorale -_- Mi pare che anche di sinistra ce ne siano parecchi di famosi e potenti. Guarda solo i cantanti e cantautori, dicono di essere tutti di sinistra. Dicono… In italia si danno troppi soldi per cose che in realtà non dovrebbero essere finanziate ma autofinalziate.

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