Vorrei… analisti ed una mela!

| 15 gennaio 2009 | 0 Comments

dsc05916Come specificato da un articolo la cui lettura mi è stata suggerita da Claus, gli analisti dicono che entro 5 anni la Apple supererà come numero di vendite il colosso della telefonia mobile Nokia. Tutto bello, interessante e lineare se non fosse per le variabili esterne non prese in considerazione.

Tutti quanti ricorderete un periodo in cui in una delle vostre tasche non era onnipresente almeno un cellulare. In quel periodo la pace regnava sovrana ed al massimo si prendeva qualche sgridata per un ritardo di qualche minuto od ora non giustificato, ma come si diceva “non sapevo come avvertirti che avrei fatto ritardo!”. Ieri (per dire), tutti si sono comprati il primo cellulare, lo si guardava come la conquista del secolo, vi rendeva capaci di raggiungere chiunque e di essere raggiunti da chiunque, solamente tramite un semplice numero di telefono. Ad ogni telefonata, eravate felici che la suoneria del vostro nuovo apparecchio vi avvertisse che qualcuno voleva parlare con voi, la vita di sorrideva! Oggi, avete comprato il vostro quinto cellulare, vi accorgete dopo due giorni che anche la funzione più assurda del vostro nuovo apparecchio è una enorme e colossale cavolata. Lo guardate inebetiti dopo averlo estratto dalla tasca e vi chiedete come sia possibile aver speso più di 150 euro per un cellulare che fa le stesse identiche cose del vecchio, anche se per vostra pace interiore vi autoconvincete che le fa meglio del precedente e lo rimettete in tasca leggermente nauseati. Due secondi dopo vi squilla in tasca. Un brivido di ira e preoccupazione vi corre lungo la schiena, sentite che la curiosità è quasi allo stesso livello della voglia di non sapere chi sia a rompervi l’anima proprio ora che non avete nulla da fare. Alla fine lo prendete e rispondete dopo esservi convinti che deve essere per forza qualcosa di importante per chiamarvi a quell’ora sul cellulare e non a casa! Chi era? Un amico che voleva un favore, una madre che voleva che passaste a comprare il pane che lei si era dimenticata, una amica che aveva tempo da perdere ed ha selezionato il vostro numero casualmente per parlarvi degli ultimi suoi intrighi amorosi, un amico che vi voleva informare che ad uno che non vedevate da anni ed anni è morto il nonno (e a voi non può che fregarvene completamente), la tim che vi vuole fare una “offerta vantaggiosissima” per il vostro piano tariffario. Cosa è rimasto dopo anni di piacere nel rispondere al vostro cellulare? Una cosa sola, lo stress! Più esattamente il Tecnostress! E’ quella sensazione di soffocamento che vi fa venire voglia, appena riagganciato, di scomparire in un bosco, su una montagna o su una spiaggia alle Maldive. Se non ci avete mai fatto caso, quando mettete giù l’apparecchio, focalizzate i pensieri nella vostra testa e sicuramente saranno qualcosa riguardante la voglia di libertà.

Tutto questo preambolo è per spiegarvi, per quale motivo queste statistiche penso siano totalmente errate. Smartphone, Blackbarry, Iphone, Gphone, il mondo tecnologico continua ad evolversi inventando sempre nuove cose per collegarsi alla grande, preesistente e vecchia rete internet. Il problema è che per il 90% delle persone, internet è solo un posto dove passare il tempo ed ha la sensazione vera e propria di “stare perdendo tempo” stando davanti ad un monitor! Le statistiche di questo blog dimostrano che ad inizio settimana, il numero dei visitatori è nettamente inferiore a quello del resto della settimana, con un crescendo man mano che si arriva al sabato. La domenica invece scende. Analizzando le ore della giornata in cui avvengono le visite, si può intuire che la maggior parte delle persone che visitano questo blog siano a lavoro mentre lo fanno. La divisione della giornata è del tipo due terzi durante le ore lavorative ed un terzo durante le ore serali e notturne. Io leggo questi dati come una voglia di evadere dal lavoro essendo i temi trattati da questo blog tutt’altro che lavorativi (ed anche i termini di ricerca che vi portano dai motori a qui). Questo si ricollega al discorso di prima del Tecnostress. L’uomo non è fatto per essere sempre interconnesso, è fatto solo per connettersi all’occorrenza. Il fatto di essere sempre in possibilità di essere contattato tramite cellulare, emal, sms, mms, etc etc, provoca stress. Nel giro di 5 anni ipotizzo vi sarà una pesante inversione di tendenza (nei paesi occidentali, soprattutto in Italia), sul fronte tecnologico. Una pesante diminuzione degli abbonamenti telefonici fissi e conseguenti connessioni adsl, un rallentamento nella vendità di abbonamenti di telefonia mobile se non addirittura una inversione di tendenza. L’utilizzo di internet diminuirà o sarà comunque ridotto all’osso, evitando quelli che sono ora considerati il top del divertimento (tipo facebook, msn, youtube, etc etc) e incentrandosi su nuove tipologie di servizi per incontri reali-virtuali. La diffidenza delle persone salita esponenzialmente in questi anni, toccherà livelli mai visti. L’uso di webcam, videofonini e tecnologia di carattere visuale scomparirà completamente venendo soppiantato dalla cara e vecchia voce solo nel caso ve ne sia veramente la necessità. Aumenteranno i luogi di incontro reali, e sarà aumentata anche l’aggressività individuale dovuta al forte stress e alla abitudine di stare soli. Aumento della delinquenza ed atti violenti, soprattutto fra i giovani. Una drastica diminuzione nell’utilizzo di console per gioco e visione di film su dvd e/o blue ray, programmi televisivi sempre più semplici ed istintivi, realizzati sulla semplice contrapposizione di due gruppi da idealizzare come buoni e cattivi. Fallimento di qualsiasi forma pubblicitaria come noi oggi la intendiamo, già oggi il nostro cervello, bombardato continuamente da spot visivi, si è abituato a non notarli nemmeno. Nel giro di 10 anni, si arriverà al completo collasso di Google, dovuto alla mancanza di introiti pubblicitari.

La cosa più bella sarà una sola. Le statistiche degli analisti continueranno ad evidenziare un aumento della tecnologia e della vendita di cellulari, console e qualsiasi altro tipo di tecnologia, ma non qui da noi tecnostressati ma in Cina e nei paesi emergenti dell’Asia! Quanto sono belle le statistiche, belle quanto imprecise!

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